Condizione necessaria per poter visitare il leggendario tempio induista di Tanah Lot (Pura Tanah Lot) è che ci sia bassa marea. Il complesso si erge infatti su un isolotto roccioso separato dalla terraferma da una lingua di scoglio che viene sommersa dall’acqua alta, rendendo impossibile raggiungere "il tempio che galleggia sul mare". Restaurato con roccia artificiale negli anni Ottanta a seguito di erosioni causate dalla forza delle onde oceaniche, Tanah (terra) Lot (mare) è una magnifica struttura da libro fantasy nella reggenza di Tabanan dedicata al dio dell’acqua Dewa Baruna (o Bhatara Segara). E’ uno dei sette "templi del mare" (pura segara) costruiti lungo la costa sud-occidentale dell’isola, ma purtroppo la parte interna è accessibile solo agli induisti. Una sorgente sacra di acqua dolce che sgorga dalla grotta al di sotto del promontorio attira migliaia di pellegrini che si recano al tempio per purificarsi. Secondo una leggenda locale il tempio fu costruito nel XVI secolo dopo che un sacerdote giavanese decise di fermarsi qui per la notte colpito dalla bellezza del posto e prima di andarsene disse ai pescatori della zona di erigere un tempio dedicato agli dei del mare. Si raccomanda inoltre alle coppie di non visitare Tanah Lot insieme prima del matrimonio, questo li porterà a dividersi come la terra si separa dal mare durante l’alta marea.
Il capodanno cinese saluta l’arrivo dell’Anno del Drago
Seppur in prevalenza di religione induista, Bali ospita un'importante comunità cinese che in occasione del capodanno organizza eventi dall’estetica unica con un mix di tradizioni cinesi, fascino balinese e cucina fusion.
Scritto dallo studioso balinese I Made Bandem e dallo storico dell'arte americano Bruce W. Carpenter, questo splendido studio sulle maschere come antica forma d'arte è un libro riccamente illustrato, con oltre 1000 immagini a colori del fotografo Doddy Obenk.
Il Monte Batur e la sua storia nel Geopark Batur Museum
Situato a Sud del Monte Batur, il Batur Geopark Museum fornisce informazioni sulla diversità geologica, biologica e culturale dell'area circostante. È stato costruito dopo che la regione della Caldera di Batur è entrata a far parte della rete globale dei Geoparchi dell'UNESCO nel settembre 2012.