Perché il popolo di Bali è sempre così sereno e sorridente e si respira un’aria mistica su questa isola incantata? La risposta va ricercata nella religione che praticano e nella filosofia del Tri Hita Karana, secondo la quale ogni azione e pensiero sono finalizzati a promuovere l’unione tra gli esseri viventi e il rispetto reciproco nello sforzo costante di mantenere in equilibrio le forze dell’universo. Affinché questo equilibrio rimanga intatto è necessario vivere in armonia con le "tre fonti della felicità" a beneficio dell’intera comunità: con il Dio supremo Sang Hyang Widhi Wasa, tutelando la natura e promuovendo la cooperazione tra gli uomini l'induismo balinese è una religione a sé, un ibrido tra la fusione di una forma di induismo indiano ed il radicato animismo locale che pervade ogni aspetto della vita terrena, per cui ogni elemento della natura, organico e inorganico, è dotato di un’anima e quindi gioisce dell’equilibrio del sistema. I balinesi celebrano la trimurti Siwa, Wisnu e Brahma (la "Sacra Trinità induista") e numerose altre divinità indù che abitano i meravigliosi templi sacri (Pura) sparsi sull’isola e ai quali sono dedicate ogni giorno offerte votive, ma, a differenza dell’induismo classico, nel loro credo esiste un Dio superiore, a cui viene dedicata la sedia del santuario Padmasana che si trova all’esterno di case e templi. Non a caso Bali è chiamata "l’isola degli Dei".
Il capodanno cinese saluta l’arrivo dell’Anno del Drago
Seppur in prevalenza di religione induista, Bali ospita un'importante comunità cinese che in occasione del capodanno organizza eventi dall’estetica unica con un mix di tradizioni cinesi, fascino balinese e cucina fusion.
Pigmenti e coloranti naturali nell'artigianato tradizionale balinese
I colori giocano un ruolo vitale nella cultura e nell’identità balinesi: sono simbolici e le loro origini sono sacre. Le arti e i mestieri tradizionali balinesi derivano dall'interconnessione tra l'uomo, le forze della natura e il cosmo, dando vita ad un'unità divina.