Una storia di occupazione, un grande afflusso di turismo e la consapevolezza della fragilità di una cultura aperta e accogliente verso le influenze esterne, hanno sviluppato nell’Isola di Bali una forte volontà alla conservazione delle tradizioni locali. La popolazione difende un patrimonio unico al mondo che, proprio grazie a diverse iniziative, continua ad essere apprezzato e conosciuto in tutto il mondo. Tra le unicità dell’isola degli Dèi è lo stile Batuan, tradizionale stile pittorico che si è sviluppato nel villaggio omonimo. Proprio qui un museo, nato nel 2012 con l’intento di preservare quest'arte pittorica, espone dipinti dei migliori artisti e delle principali famiglie che tramandano questo stile di generazione in generazione. Sono in mostra, in 3 edifici diversi, circa 400 opere che propongono composizioni complesse, ricche di figure e oggetti che rappresentano rituali religiosi, danze tradizionali balinesi, cerimonie sacre e scene mitologiche, con prevalenza dei colori bianco e nero, tipico dello stile Batuan. Oltre allo spazio espositivo permanente, i visitatori possono usufruire anche di aree espositive temporanee studiate per motivare ed offrire nuove possibilità ai giovani artisti del posto.
Immersioni spettacolari: il relitto della USAT Liberty
Il relitto attira subacquei da tutta l'isola con la promessa di un'immersione per ammirare quello che è considerato uno dei relitti migliori e più accessibili di tutta l'Indonesia.
Da bevanda tradizionale a vero e proprio simbolo nazionale, l’arak è così importante a Bali da essere usato non solo nelle occasioni intime e meno ufficiali come i momenti di gioia in famiglia e nelle conversazioni tra amici, ma anche nelle cerimonie religiose.
Il museo raccoglie varie ceramiche e vasellame prodotti nel villaggio di Pejaten ed espone una ricca collezione di ceramiche provenienti da tutta l'Indonesia.
Un museo particolare, destinato a preservare il patrimonio culturale del Nord di Bali e la cui collezione, costituita da statue, sarcofagi, armi e altri cimeli, è prevalentemente dovuta alle donazioni della famiglia del re Buleleng Ki Gusti Anglurah Panji Sakti.