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Le collezioni delle famiglie romane Barberini e Borghese in dialogo
#Exhibitions

C’è chi viene a Roma per ammirare da vicino alcuni capolavori assoluti come ad esempio il celebre Ritratto di giovane donna con unicorno di Raffaello o Amor Sacro e Amor Profano di Tiziano. La cosa peggiore che possa capitare è che nel periodo del soggiorno alcuni luoghi d’arte non siano accessibili a causa dei lavori di restauro. È quello che sarebbe accaduto oggi a chi avesse voluto visitare Galleria Borghese, se non fosse stata messa in atto un’inedita collaborazione tra le Gallerie Nazionali di Arte Antica e il noto museo romano per permettere al pubblico di continuare a fruire del patrimonio conservato al primo piano della Galleria Borghese anche durante l’ambizioso progetto di rinnovamento e tutela. L’iniziativa si è rivelata un’occasione unica e imperdibile per mettere in dialogo due collezioni che condividono una medesima origine, legata a due figure cruciali della vita politica e culturale romana del Seicento: Maffeo Barberini e Scipione Borghese, in un’ideale vicinanza storica e culturale, e non ultima, anche geografica. Capolavori assoluti, quali il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini, la Madonna con Bambino, san Giovannino e angeli di Sandro Botticelli, Susanna e i vecchioni di Peter Paul Rubens, la Predica del Battista di Paolo Veronese, solo per citarne alcuni, continueranno così ad essere ammirati dal grande pubblico nel museo di Via Quattro Fontane.
Viola Canova - © 2024 ARTE.it per Bulgari Hotel Roma