The Last Paradise: il sogno inizia dalle pagine di un libro

The Last Paradise: il sogno inizia dalle pagine di un libro
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Dopo un’ora e mezza di chiacchierata in un cafè di Ubud, il fotografo e regista René Roosevelt non ebbe più dubbi: Hickman Powell era l’uomo giusto per mettere in parole gli scatti fotografici che aveva realizzato sull’Isola di Bali. Era il 1929 e il mondo stava per cadere a pezzi. Il giovane reporter del New York Morning World aveva deciso di prendersi un anno di pausa per compiere un viaggio intorno al mondo. Era da poco sbarcato a Bali. Hickman Powell sarebbe diventato famoso più tardi con Nienty Times Guilty, l’avvincente resoconto del processo giudiziario del boss Charles “Lucky” Luciano. Ma gli esordi in campo letterario erano cominciati proprio con The Last Paradise, brillante racconto delle tradizioni e della vita sull’Isola di Bali, andato in stampa nel 1930 accompagnato dalle fotografie di René Roosevelt e dalle illustrazioni di Alexander King. Durante il suo soggiorno sull’isola, Powell era stato colpito dalla cultura balinese: lo affascinava la religione mista di induismo e animismo, era stato ammaliato dal suono degli strumenti musicali locali e aveva trascorso ore ed ore ad assistere agli spettacoli di danza tradizionale. Powell aveva saputo cogliere in pieno lo spirito dell’isola. Le pagine del suo libro descrivono con dovizia di particolari l’essenza della vita balinese. Lo scrittore condivideva con il fotografo l’idea che i balinesi fossero i più grandi artisti del mondo, e ancora di più che ogni balinese, uomo o donna, è a suo modo un artista. Il benessere diffuso, il tempo libero e la religione avevano tradizionalmente rappresentato elementi fondamentali della cultura locale, presupposti indispensabili per lo sviluppo delle arti. Ancora oggi le pagine di The Last Paradise offrono lo spunto per un viaggio nel cuore della cultura di Bali.
Marzia Acampora - © 2021 ARTE.it per Bulgari Resort Bali