Come un sortilegio. L’irresistibile arte della danza Legong

Come un sortilegio. L’irresistibile arte della danza Legong
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La magia della danza è ovunque sull’isola. Che si tratti di spettacoli o di rituali sacri, i suoni ipnotici del gamelan guidano i passi di uomini e donne, tenendo gli occhi degli spettatori incollati alla scena. Sarebbe una follia lasciare Bali senza aver assistito ad almeno una serata di danza Legong, la più affascinante di tutte. Nata come intrattenimento della corte reale, un tempo era praticata da giovanissime ballerine destinate ad un avvenire prestigioso: da grandi avrebbero smesso di danzare per diventare le spose di nobili o facoltosi mercanti. Intricati movimenti delle dita, elaborati giochi di gambe, una potente gestualità e precise espressioni facciali caratterizzano uno stile raffinato che necessita di disciplina, elasticità e grazia. Oro e colori sgargianti accendono gli abiti delle danzatrici mentre portano in scena storie tradizionali presentate da un personaggio maschile, il condong: come il romanzo del re giavanese Lasem e della principessa Rangdesari, tratto dal famoso Libro del Malat. A Bali è possibile assistere agli spettacoli del Legong nei templi, nei palazzi e perfino in strada. A Ubud, la capitale culturale dell’isola, le performance più richieste sono visibili tra le mura del Palazzo Reale (Puri Saren Royal Palace), all’Agung Rai Museum of Art (ARMA) o presso il tempio di Pura Saraswati.
Francesca Grego - © 2021 ARTE.it per Bulgari Resort Bali