Indirizzo: Chaoyang District, Universal Creative Park, 9 Jiuxianqiao
Prendendo in prestito il concetto di durata dal filosofo francese Henri-Louis Bergson, la mostra collettiva Duration: Chinese art in transformation propone 95 lavori di ben 91 artisti cinesi. E’ un percorso alla scoperta dell’evoluzione dell’arte contemporanea cinese, da intendersi come processo in divenire aperto a metamorfosi concettuali ed estetiche e avverso a ogni forma di staticità. La mostra, che occupa tutti gli spazi del grande museo progettato dallo studio del noto architetto cinese Zhu Pei, presenta dipinti, opere video, installazioni, sculture, opere multimediali, raramente esposte in contemporanea sotto lo stesso tetto. I cinque curatori della mostra (Dong Bingfeng, Li Feng, Lu Mingjun, Colin Chinnery, Wang Min’an) hanno suddiviso la mostra in altrettante sezioni che esplorano i concetti di spazio/tempo, di identità e corpo, ma anche di vissuto quotidiano, materia, emozione e natura performativa dell’opera d’arte. Tra gli artisti invitati Chen Danqing, Liu Xiaodong, Wang Gongxin, Yu Youhan, Zhang Peili, Feng Mengbo ma anche Cao Fei, Wang Guangle, Jia Aili, Liang Yuanwei, Li Ran esponenti di generazioni e pratiche artistiche diverse, che in ugual misura hanno contribuito alla vivacità e complessità del sistema dell’arte cinese.
L'arte di Huang Binhong rappresenta l'apice della pittura cinese del XX secolo. L'artista è stato interprete di uno spirito moderno e ha contribuito a spingere l'arte cinese verso la trascendenza rispettando i canoni della tradizione.
Zhao Gang approfondisce la fluidità delle identità individuali, lo scontro tra culture e l'intricata interazione di eventi storici frammentati. La mostra alla Lisson Gallery presenta una nuova serie di dipinti dell'artista che ora vive e lavora tra Pechino e New York.
Lawrence Weiner è stato uno dei protagonisti nello sviluppo dell'arte concettuale negli Stati Uniti nel Novecento. In questa mostra antologica - la prima in Cina di Weiner dopo 15 anni - l'UCCA presenta opere dagli anni '70 al 2010 e un'ampia selezione di materiali d'archivio.
Con una fotocamera di grande formato, sviluppando a mano le sue stampe in bianco e nero, Sugimoto esplora in profondità temi e pratiche della fotografia dal XIX secolo in poi.