Estetica d'oriente di occidente si fondono nelle tele di Dong Shaw-hwei del 2024

Estetica d'oriente di occidente si fondono nelle tele di Dong Shaw-hwei del 2024
#Exhibitions
Courtyard and Still Life with Light: 2024 Dong Shaw-hwei Solo Exhibition | Courtesy Asia Art Center

Dong Shaw-hwei ha intrapreso un percorso che l’ha portata a trovare un anello di congiunzione tra l’estetica orientale e quella occidentale. La sua incursione nell'Impressionismo e successivamente la necessità di trovare un canale per esprimere la sensibilità estetica cinese hanno rappresentato le fasi distinte di un processo naturale. Il genere che più di ogni altro si è prestato per questa elaborazione è quello della natura morta, spesso, e a torto, ritenuto poco creativo. Nella natura morta Dong Shaw-hwei riversa il suo sguardo interiore a tal punto da affermare: “la natura morta può essere vista come un sottoprodotto delle mie contemplazioni”. Contemplare la natura morta per l’artista significa anche contemplare se stessa, un certo tipo di esistenza, l'esistenza degli oggetti, della connessione tra l'osservatore e l'osservato. Nella tradizione orientale, completare una natura morta è come attraversare un periodo di solitudine ed essere riempiti di serenità. Per certi aspetti lo stile pittorico occidentale ha dato a Dong Shaw-hwei la padronanza delle forme esterne degli oggetti, mentre il regno estetico del pensiero taoista costituisce l'essenza spirituale fondamentale delle sue creazioni. Tra le opere più iconiche presenti in mostra, quelle della serie Cortile iniziata nel 1995.
Viola Canova - © 2024 ARTE.it per Bvlgari Hotel Beijing