Installazioni su tela realizzate con fili colorati di luci al neon in rilievo sono stati il leitmotiv che ha portato Kong Lingnan - giovane artista nata nella provincia del Nord-Est Jilin nel 1983 - a raggiungere in poco tempo popolarità e successo, divenendo uno dei talenti più in vista del panorama artistico cinese. Tuttavia, nel corso degli ultimi anni Kong ha intrapreso un percorso “a ritroso”, votato all’introspezione e dai toni meditativi. A partire dal 2020 il linguaggio degli esordi legato all’immediatezza dei lavori di design, ha ceduto il passo ad un’espressività più intimista e misurata in cui paesaggi, vedute, tracce umane, elementi naturali sono ritratti dall’artista esaltando lo spirito di comunione tra uomo e natura, tra micro e macrocosmo. La trasformazione ha portato l’artista a spostare il focus dall’apparenza all’essenza. Fonte di ispirazione anche l'esperienza di studio a Londra, dove ha frequentato il prestigioso Chelsea College of Art and Design. Paesaggi cosmici, frutto di alchimie che sono il raccordo tra la sfera interna ed esterna, colori tenui e linee avvolgenti sono ciò che caratterizza i lavori più recenti di Kong Lingnan. Un invito a perdersi per ritrovarsi.
Alla HdM Gallery di Pechino, un mostra monografica dedicata all'artista spagnola Marcella Barceló che ha come temi centrali l'immaginazione, il sogno, l'infanzia.
Una grande mostra per raccontare l'Iran, un paese situato nell’Asia occidentale, che ospita un’antica e profonda civiltà, le cui radici risalgono a migliaia di anni fa. Il paese ha visto l'ascesa e la caduta di dinastie influenti come gli Achemenidi, i Parti e i Sassanidi, ognuna delle quali ha lasciato un'impronta significativa sulla scena mondiale.