Reticolati non convenzionali nell'arte di Zhang Peili

Reticolati non convenzionali nell'arte di Zhang Peili
#Exhibitions
Zhang Peili, Array of Propane Tanks, 2024, Dispositivo meccanico, motore, driver, controller, bombole di propano, albero ottico, telaio in acciaio, riflettore, 8 m × 8 m × 4 m | Courtesy © Zhang Peili

Il senso dell’assurdo e la ripetizione ossessiva del gesto, metafore dei tempi attuali, da sempre sono alla base del lavoro di Zhang Peili, figura chiave nel panorama dell'arte contemporanea cinese e della videoarte mondiale. L’artista è l’autore di 30 x 30, prima opera cinese di videoarte che mostrava Zhang seduto sul pavimento, mentre rompeva ripetutamente uno specchio di 30 × 30 centimetri e lo incollava di nuovo insieme. Presentato nel 1989 alla celebre mostra China/Avant-Garde che si svolse alla National Art Gallery, il video affrontava alcune delle tematiche che avrebbero contraddistinto negli anni a venire il lavoro di Zhang Peili, ossia il senso del tempo e del lavoro sprecati. La mostra al Red Brick Art Museum presenta installazioni cinetiche, video e interattive che spaziano da strutture monumentali a oggetti di recente creazione. Tema ricorrente è la griglia intesa come reticolato o matrice di reti, metafore della complessa forma delle relazioni, in cui ogni intersezione indica un punto di potenziale interazione o conflitto.
Viola Canova - © 2024 ARTE.it per Bvlgari Hotel Beijing