Shama Al Hamed, salto come metafora

Shama Al Hamed, salto come metafora
#Art
Shama Al Hamed, I Jump to Love My Guiding Light, 2024, Acrilici e pastelli a olio su tela, 308.5 × 212 cm | © Shama Al Hamed | © Courtesy Aisha Alabbar Gallery

Questa di Shama Al Hamed è la prima mostra personale, curata da Walter Willems, ospitata a Dubai. Una collezione di dipinti, sculture e installazioni che offre un'esplorazione personale del viaggio dell'artista, offrendo spunti sulle esperienze formative e sulle emozioni che hanno plasmato la sua pratica creativa e la sua prospettiva artistica. Shama in questa mostra usa la metafora del salto come simbolo di movimento, attraverso il tempo, la memoria e l'emozione. “Questo corpus di opere è una narrazione visiva di resilienza e trasformazione - ha spiegato Shama Al Hamed - dove ogni pezzo rappresenta un salto, un momento di ricerca e un abbraccio dell'incertezza che alimenta la mia crescita". Tema ricorrente nel suo lavoro è l'integrazione di modelli architettonici, derivati ​​da fotografie di edifici che hanno incorniciato la sua infanzia. Progetti, trasformati attraverso la ripetizione e l'astrazione, che evocano ricordi e l'influenza degli spazi fisici sulla sua visione creativa.
Veronica Azzari - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Resort Dubai