Hope: street art tra passato e futuro

Hope: street art tra passato e futuro
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Dal lancio del primo satellite nello spazio, era l’ottobre del 1957, sono passati molti decenni e molte altre missioni e conquiste sono state compiute nell’esplorazione del cosmo. L’avventura interplanetaria continua ancora oggi e nuove nazioni si affacciano sulla scena, tra queste anche gli Emirati Arabi. Nel mese di luglio da Tanegashima, in Giappone è stata lanciata su Marte la prima sonda costruita da un paese arabo. Per celebrare questa missione, il cui nome è Hope (in lingua araba Al-Amal) Dubai Culture ha commissionato alla designer di origine indiana Amna Basheer e alla giovane artista degli Emirati Reem Al Mazrouei, coordinate da Art Painting Lab, un murales, lungo oltre 5 metri, nel quartiere storico di Al Fahidi. La scelta del luogo non è casuale bensì determinata dalla volontà di mettere l’accento sulla connessione indissolubile tra passato e futuro, tema che torna anche all’interno dell’opera. Il centro della scena è dominato da Marte, alla sua destra una ragazza degli Emirati, adornata con gioielli tipici in funzione celebrativa, levita nello spazio ma pur sempre legata alle sue radici, mentre alla sinistra è ritratto il matematico Ibn Yunus con il volto rivolto verso il pianeta. Il risultato è un’opera di ispirazione surrealista che combina un aspetto contemporaneo con elementi della cultura tradizionale, perché come afferma la stessa Reem Al Mazrouei:" ... non importa quanto lontano andiamo, restiamo sempre legati alle nostre radici e tradizioni”.
Alessandra Migliorini - © 2020 ARTE.it per Bulgari Resort Dubai