Hallyu, l’onda pop venuta da Oriente

Duecento oggetti raccontano l’irresistibile onda Pop che dalla Corea del Sud si è imposta all’attenzione del mondo a partire dagli anni Novanta. Cinema, musica, arte e teatro, ma anche fandom, moda e bellezza sono i regni in cui la cultura coreana ha espresso la sua straripante vitalità negli ultimi decenni, influenzando prima l’Asia e diventando rapidamente un fenomeno di portata globale. La grande mostra al Victoria and Albert Museum è un invito a rivivere la trascinante avventura di Hallyu (letteralmente “onda coreana”) tra installazioni digitali e oggetti cult come i costumi K-Pop e i poster del K-Drama, insieme a fotografie, sculture, abiti, video e dispositivi elettronici che hanno cambiato la nostra vita quotidiana. In quattro sezioni il viaggio di Hallyu evidenzia come in poco più di trent’anni la Corea del Sud si sia trasformata da paese devastato dalla guerra a potenza tecnologica e culturale. Tra i pezzi da non perdere lungo il percorso, una monumentale videoinstallazione di Nam June Paik del 1986 e la gigantesca scultura G-Dragon di Gwon Osang, ma anche il primo lettore MP3 messo in vendita nel mondo, gli iconici costumi della serie Squid Game e le scenografie del film da Oscar Parasite di Bong Joon-Ho.