La natura e l’astrazione: Piet Mondrian e Hilma af Klint si incontrano alla Tate Modern

La natura e l’astrazione: Piet Mondrian e Hilma af Klint si incontrano alla Tate Modern
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Durante la vita Hilma af Klint e Piet Mondrian non si incontrarono mai, ma qualcosa nei loro dipinti sembra suggerire l’urgenza di un dialogo. È la tesi della Tate Modern, che questa primavera presenta per la prima volta insieme i lavori dei due artisti. Per chi non la conoscesse, Hilma af Klint è una pittrice svedese della stessa generazione di Mondrian. Entrambi hanno iniziato come paesaggisti, elaborando un linguaggio astratto - e a quei tempi rivoluzionario - a partire dalla natura. Entrambi hanno coltivato l’interesse per la spiritualità, la scienza e la filosofia in forme non convenzionali, spinti dal desiderio di conoscere le forze profonde che governano la vita. Guardando i dipinti dell’artista svedese, è difficile intuire che af Klint sia stata una medium: ritenendo che la sua pittura fosse guidata da entità superiori, realizzò anche una serie di quadri mistici, che vietò di esporre in pubblico per almeno vent’anni dopo la sua morte. Alla Tate avremo occasione di ammirarne diversi esempi. L’esposizione londinese sarà un’occasione per scoprire due artisti visionari sotto una nuova luce: le celebri griglie di Mondrian si confronteranno con i poco conosciuti dipinti di fiori che il pittore olandese creò per tutta la vita, accanto alle opere enigmatiche di af Klint, dove le forme della realtà si trasfigurano in un variopinto viaggio verso l’astrazione.
Francesca Grego - © 2023 ARTE.it per Bulgari Hotel London