I segreti della London Library

I segreti della London Library
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Il 24 giugno 1840, nel corso di un’affollata riunione in una sala di Covent Garden, Thomas Carlyle si alzò in piedi davanti a tutti per condividere la necessità di una nuova biblioteca per Londra. D’altra parte il filosofo era stanco delle strutture della British Museum Library, dove l’essere costretto a condividere gli spazi spalla a spalla con i suoi colleghi lettori gli procurava un gran "mal di testa da museo". Quella visione lungimirante che quella notte sembrava un sogno, sarebbe diventata la più grande biblioteca di prestiti indipendente al mondo. Oggi la facciata della London Library in St James’s Square ci avvisa che stiamo per addentrarci in uno scrigno con oltre un milione di libri che coprono ben 17 miglia di scaffali ad accesso aperto, disposti in sette edifici a incastro. Dalla sua apertura, il 3 maggio 1841, questo paradiso destinato alla lettura, alla scrittura e al pensiero in generale si avvia a diventare nel tempo la dimora più amata da alcuni dei più grandi nomi della letteratura, da Charles Dickens a George Eliot, da Virginia Woolf ad Agatha Christie. Le sue sale hanno offerto ispirazione a poeti e premi Nobel. La sensazione di aggirarsi tra volumi del 1700, del Cinquecento, e di sapere che oltre 5.300 libri pubblicati dal 1800 in poi sono conservati nelle casseforti a causa della loro rarità, vulnerabilità o provenienza unica, è un’emozione che non ha pari. Alla London Library si possono ammirare anche alcuni esemplari dei libri più piccoli al mondo, alcuni, in miniatura, alti meno di tre pollici. Tra questi la versione più piccola al mondo della Divina Commedia di Dante.
Samantha De Martin - © 2020 ARTE.it per Bulgari Hotel London