Un capolavoro come trofeo: i segreti di Apsley House

Un capolavoro come trofeo: i segreti di Apsley House
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Il suo nome è legato alla Battaglia di Waterloo, che nel 1815 segnò la sconfitta di Napoleone. Ma non tutti sanno che Lord Arthur Wellesley, primo duca di Wellington, fu anche un raffinato collezionista. Nella sua casa ad Hyde Park, per molto tempo nota semplicemente come “Number One, London”, raccolse un numero esorbitante di opere d’arte, che oggi rappresentano un autentico tesoro. Pieter Paul Rubens, Diego Velàsquez, Correggio, Thomas Lawrence sono alcune delle firme in mostra nella lussuosa residenza di Apsley House. Attorno ai loro dipinti si dispongono sculture preziose, rari arredi d’epoca, elaborati pezzi di oreficeria, porcellane dal valore esorbitante: molti sono doni che Wellington ricevette dai sovrani europei per aver neutralizzato un pericolosissimo nemico comune. Ma c’è un’opera che da sola condensa la storia del luogo: è la statua di Napoleone come Marte pacificatore, scolpita dal grande Antonio Canova. Nata come ritratto celebrativo dell’imperatore, ha dimensioni monumentali e rappresenta Napoleone nudo, secondo la tradizione classica. All’interessato, tuttavia, non piacque. Temendo di essere dileggiato dai propri soldati, decise di nasconderla nei sotterranei del Louvre e di coprirla con un panno. All’indomani della Battaglia di Waterloo, la scultura divenne il trofeo del vincitore: il duca di Wellington.
Francesca Grego - © 2020 ARTE.it per Bulgari Hotel London