Il museo preferito da Alfred Hitchcock

Il museo preferito da Alfred Hitchcock
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Da autentico cockney, Alfred Hitchcock non si dimenticò mai della città dove era nato e cresciuto: Londra, dicono gli esperti, è il sottotesto dei suoi film, anche di quelli americani. Da Westminster a Charing Cross, fino al British Museum, sono moltissimi i siti della capitale britannica che scelse come location. Della città il regista volle restituire i lati brutti e cattivi, come un prisma che mostra i mille volti del male. Ma c’è un luogo “invisibile” che per l’autore di Psycho fu un’inesauribile fonte di ispirazione: è il Black Museum, il museo del crimine di Scotland Yard, che il regista visitava regolarmente in cerca di spunti e dettagli macabri. Aperto nel 1875, il Black Museum raccoglie una raccapricciante collezione di reperti: da Jack lo Squartatore al dottor Crippen, l’anima più fosca di Londra si racconta in oggetti che farebbero impazzire ogni appassionato di cronaca nera. Ci sono il falso diamante De Beers e la stufa utilizzata dal serial killer Dennis Nilsen per eliminare i resti delle sue vittime, l’ombrello che uccise il dissidente bulgaro Georgi Markov e la pistola usata da Edward Oxford per attentare alla vita della Regina Vittoria. Dulcis in fundo, l’agghiacciante lettera From Hell scritta da Jack lo Squartatore. Peccato che il museo non sia più aperto al pubblico: è usato esclusivamente per la formazione di poliziotti ed esperti di scienze forensi.
Francesca Grego - © 2020 ARTE.it per Bulgari Hotel London