Gli scandalosi nudi femminili di Rembrandt

Gli scandalosi nudi femminili di Rembrandt
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Il British Museum conserva un’importante collezione di stampe e disegni di Rembrandt van Rijn, uno dei più grandi e prolifici artisti di sempre, noto per i suoi ritratti e per lo studio della luce. Eppure pochi forse sanno che non sempre i lavori del Maestro furono accolti con lode mentre era vita. Acuto osservatore del mondo naturale e del corpo femminile, Rembrandt ha trasgredito le convenzioni artistiche del suo tempo, raffigurando il corpo delle donne in carne ed ossa in modo molto, forse troppo, realistico. Un esempio su tutti il disegno di Diana, la casta dea mitologica della caccia, esempio classico di bellezza. Ispirandosi ad una modella dal vivo, Rembrandt raffigura Diana sorpresa in un momento privato, con la sua pelle flaccida e rugosa ben in vista. Uno stile nudo e crudo che suscitò aspre critiche nei confronti del Maestro. Poco dopo la morte dell’artista, il poeta olandese Andries Pels affermò che Rembrandt aveva scelto deliberatamente di rappresentare una "volgare contadina" al posto di una "Venere greca". L'autore britannico Benjamin Robert Haydon arrivò a dichiarare che le "nozioni di Rembrandt sulle delicate forme delle donne avrebbero spaventato un orso artico". La collezione delle stampe e dei disegni di Rembrandt è visitabile solo su appuntamento a causa della natura sensibile alla luce delle opere di carta.
Anna Bianchi - © 2020 ARTE.it per Bulgari Hotel London