Ugo Mulas Totale

Ugo Mulas intendeva la fotografia come un linguaggio totale. Attraverso i 300 scatti esposti nella mostra allestita presso Palazzo Reale, è possibile ricostruire la carriera di un artista aperto alle esperienze e fortemente legato alla Milano del boom economico.
Le fotografie che si ammirano sono lo specchio del suo percorso umano e artistico. Amico di artisti e poeti (forte era il legame che lo univa a Marcel Duchamp, a Lucio Fontana e al poeta Eugenio Montale), Ugo Mulas amava esplorare ambiti diversi attraverso il suo apparecchio fotografico, come il teatro grazie al sodalizio con il regista Giorgio Strehler e la moda, collaborando con la stilista Mila Schön. Quando l’industria e il design esplosero a Milano, Ugo Mulas era lì pronto a raccontare da vicino l’avventura di aziende come Olivetti, Pirelli, Bormioli, nomi che hanno reso famosa la città italiana nel mondo. Curioso e aperto alle novità, Ugo Mulas non seppe resistere al fascino di New York, città a cui dedicò un reportage incentrato sulla scena artistica underground e che oggi si può ammirare nuovamente nell’allestimento curato da due grandi esperti, Denis Curti e Alberto Salvadori.