Milano, capitale dello Stile all’italiana

Milano, capitale dello Stile all’italiana
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Prima che il negozio dell’eclettico Elio Fiorucci aprisse i battenti in Galleria Passarella incontrando i gusti di personaggi come Andy Warhol e prima che Giorgio Armani raggiungesse la consacrazione vestendo Richard Gere in American Gigolò, erano state Roma e Firenze a contendersi lo scettro della moda tutta italiana. Ma presto il primato risalì lo stivale per raggiungere Milano, dove la sinergia tra moda e giornali, fece della città lombarda il punto di riferimento per lo stile all'italiana. L’anno fatidico fu il 1967, quando la città vide nascere una delle prime realtà destinate a cambiare il suo volto per sempre: il negozio di Elio Fiorucci, pioniere capace, come nessuno, di intercettare le tendenze di illustri personaggi, e non solo. Erano gli anni di Mila Schön, la signora dello stile che vestiva le donne della borghesia milanese, con i suoi capi cari a Jacqueline Kennedy. Bisognerà attendere il periodo tra gli anni Settanta e Ottanta per assistere alla consacrazione di Milano come capitale mondiale della moda. Merito di tre grandi stilisti, soprannominati "le tre G": Giorgio Armani, Gianfranco Ferré e Gianni Versace, giovane calabrese visionario e inventore, poco più tardi, delle top model.
Samantha De Martin - © 2020 ARTE.it per Bulgari Hotel Milano