La Milano dei Futuristi

La Milano dei Futuristi
#BulgariStories

“Da qui il Movimento Futurista lanciò la sua sfida al chiaro di luna specchiato sul naviglio”. Siamo in Via Senato, a due passi dagli atelier dei giganti della moda, ma lo spirito irriverente dei Futuristi si riaffaccia in città da una targa affissa in corrispondenza del civico 2: è la casa di Filippo Tommaso Marinetti, il guru dell’avanguardia italiana che proprio qui partorì il suo progetto rivoluzionario. Con il Futurismo Milano ha un legame speciale: il suo dinamismo di metropoli moderna fu un’ispirazione irresistibile per Marinetti e compagni. Sono numerose in città le tracce lasciate dal movimento. Nei pressi di Corso Venezia, per esempio, la Casa Museo Boschi Di Stefano, non è solo uno scrigno di capolavori. Nei primi anni del XX secolo gli artisti si riunivano in questa storica dimora per discutere di poesia, arte e politica, terminando spesso le serate con una baruffa. Oggi la Casa Museo è una tappa imperdibile per conoscere la pittura del Novecento: in undici stanze sono esposti trecento dei duemila dipinti, sculture e disegni messi insieme da Antonio e Marieda Boschi Di Stefano, una coppia di collezionisti che ha scritto la storia dell’arte in Italia. L’avventura prosegue al Museo del Novecento, dove è conservata la più grande raccolta al mondo di opere di Umberto Boccioni. Insieme a icone come Elasticità o Forme uniche della continuità nello spazio, sono esposti capolavori di Giacomo Balla, Fortunato Depero e Gino Severini.
Francesca Grego - © 2020 ARTE.it per Bulgari Hotel Milano