Tra Parigi e New York, nell’universo di Chagall

Il bestiario fantastico, così come i meravigliosi personaggi del circo, i protagonisti delle favole e degli episodi biblici presenti nei capolavori di Marc Chagall gettano un ponte colorato tra il Nuovo Mondo e il vecchio continente. Parigi e New York, capitali emblematiche dell'arte moderna, segnano due tappe cruciali nel lungo percorso dell’artista. Se la Ville Lumière fu la sua città d'elezione, offrendo al giovane pittore di origine russa un terreno fertile per la ricerca sperimentale, grazie anche alla presenza delle avanguardie degli anni Dieci, New York fu prima di tutto un luogo di esilio nei difficili anni Quaranta, periodo in cui la creatività dell’artista ebbe nuovo slancio. Dopo la guerra, numerose mostre e importanti commissioni rafforzeranno questo ponte tra Parigi e New York, città dalle quali il pittore riuscì ad attingere le esperienze più diverse e attuali, indispensabili a nutrire il suo lavoro. Una mostra immersiva in programma all’Atelier des Lumières esplora questo legame tra il pittore e le due città. Mentre a Parigi Chagall dialogava con i movimenti cubisti e fauve, sviluppando la sua ricca ed intensa tavolozza, a Vitebsk si univa alle autorità delle avanguardie, battendosi per il rinnovamento dell'arte. Ma è a New York che l'esperienza dello spazio e dell'architettura del Nuovo Mondo arricchisce ulteriormente la sua rivoluzionaria esplorazione. Spingendosi ben oltre la pittura, Chagall abbraccia ora il palcoscenico e i costumi di balletto, ora la scultura, la ceramica, il mosaico, il vetro colorato, il collage, in una ricerca multidisciplinare (e monumentale) che stupirà il visitatore, immerso in questa creazione digitale. In questo viaggio a 360 gradi tutti i temi che compongono l'immaginario dell'artista sfileranno sulle pareti dell'Atelier des Lumières, accompagnati da estratti di musica classica o jazz, parte integrante dell’universo culturale dell’artista.