Gustave Caillebotte, dipingere al maschile

Gustave Caillebotte, dipingere al maschile
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Gustave Caillebotte, Les raboteurs de parquet, 1875 | © Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt

Gustave Caillebotte è stato un pittore, collezionista e mecenate vissuto nella seconda metà dell’Ottocento in Francia. Fu amico di molti artisti - tra cui Claude Monet, Auguste Renoir e Camille Pissarro - ed ebbe un ruolo fondamentale nell’organizzazione delle mostre impressioniste realizzate a Parigi tra il 1877 e il 1882. La mostra al Musée d’Orsay indaga Caillebotte come artista intorno al tema del ritratto maschile che caratterizza molta della sua produzione pittorica. Nel suo desiderio di produrre arte vera e nuova, Caillebotte prende come soggetto la Parigi di Haussmann e le località di villeggiatura intorno alla capitale. Luoghi popolati dagli uomini che lo circondano (i suoi fratelli, gli operai che lavorano per la sua famiglia, i suoi amici corridori) e che descrivono il mondo in cui l’artista vive. Rispondendo al programma “realistico”, introduce nella pittura nuove figure come l'operaio urbano, l'uomo sul balcone, lo sportivo o anche l'uomo nudo nell'intimità della sua toilette. La sua grandezza come artista è stata una recente riscoperta e alcune delle sue opere sono oggi presenti nelle collezioni museali più importanti al mondo come Les raboteurs de parquet (1875) o dipinti iconici come Jeune Homme à la fenêtre (1876). La mostra arriva in occasione del 130° anniversario della morte dell'artista avvenuta nel 1894. Una data che coincide con il lascito che Caillebotte fece allo Stato francese della sua collezione di arte impressionista (68 capolavori) e che i suoi esecutori testamentari ebbero difficoltà a far accettare alle “burocrazie” artistiche di quei tempi che non vedevano di buon occhio l’arte degli Impressionisti.
Veronica Azzari - © 2024 ARTE.it per Bvlgari Hotel Paris