Programma: Mar - Sab 10 - 12.30 / 13.30 - 18 | Dom - Lun chiuso
Biglietti: Ingresso libero
Luogo: White Cube Paris
Indirizzo: 10 Avenue Matignon
L’artista inglese Mary Stephenson presenta una nuova serie di dipinti in questa mostra che si inserisce nel programma del White Cube di Parigi dedicata ai nuovi talenti. Stephenson è un’artista interessata a come l’umanità consumi il mondo visivo e come questo immaginario onnivoro scivoli nelle profondità del nostro inconscio. Come pittrice l’idea è nutrire la tela, un territorio che diventa uno spazio fertile per un dialogo con l'inconscio. I dipinti di Mary Stephenson tendono a partire da un tema personale, un ricordo, un trauma o un dolore, ma diventano poi dei grandi spazi di gioco dove anche gli altri possono interagire emotivamente. Opere radicate nel significato personale, ma anche aperte all'interpretazione.
All'inizio del secolo, Berthe Weill si è impegnata a sostenere gli artisti con lo slogan "Place aux jeunes" ("Fate largo ai giovani"), che era stampato sui suoi biglietti da visita. Da Picasso a Modigliani, Weill ha preso parte al riconoscimento del Fauvismo.
La mostra sottolinea la poetica della rovina, della decomposizione organica, del proibito o persino dello spettro apocalittico, che testimoniano le ossessioni del collezionista Jean Chatelus con 400 opere che riflettono estetiche e voci diverse.
Prosege l'esplorazione del Musée d'Orsay della pittura scandinava, con una retrospettiva dedicata al pittore norvegese Christian Krohg, un artista umanista, che cercava di risvegliare la coscienza dello spettatore su alcune questioni morali e sociali: povertà, carestia, igiene pubblica, la condizione delle donne.
La mostra porta a Parigi una selezione di opere eccezionali provenienti dalle collezioni della Galleria Borghese di Roma per riscoprire capolabori dei Maestri dell'arte italiana del Cinque e Seicento come Raffaello, Antonello da Messina, Parmigianino, Lorenzo Lotto, Tiziano, Veronese, Caravaggio e Bernini.