Il Muséum national d’Histoire naturelle di Parigi presenta la quinta edizione di Automne tropical, un’esposizione botanica che trasforma le Grandes Serres del Jardin des Plantes in una giungla verde dedicata alle palme. La mostra invita il pubblico a scoprire i tesori e i segreti di queste piante millenarie attraverso un percorso che unisce scienza, natura e immaginario collettivo. Il visitatore è guidato lungo quattro sezioni tematiche che esplorano la morfologia delle palme, i loro habitat, la loro storia e gli usi sviluppati dall’uomo nel corso del tempo. Presenti sul pianeta da oltre cento milioni di anni, le palme rivestono un ruolo essenziale negli ecosistemi tropicali, offrendo rifugio e nutrimento a numerose specie animali e garantendo risorse fondamentali alle comunità umane. La loro diffusione in ambienti molto diversi, dalle foreste amazzoniche alle savane africane, dalle isole del Pacifico alle mangrovie e fino alle oasi del Sahara, testimonia una straordinaria capacità di adattamento che le ha rese tra le piante più versatili e riconoscibili al mondo. La mostra valorizza questa ricchezza attraverso un allestimento immersivo, in cui le serre diventano un paesaggio sensoriale che unisce rigore scientifico e dimensione ludica. Una silhouette di tucano accompagna famiglie e bambini lungo il percorso, facilitando l’identificazione delle specie e trasformando la visita in un’esperienza accessibile e coinvolgente. In questo modo, Automne tropical non si limita a celebrare la bellezza della natura, ma mette in evidenza anche il legame profondo tra biodiversità e cultura, mostrando come le palme siano allo stesso tempo elementi vitali degli ecosistemi e simboli ricorrenti nell’immaginario umano.
In Paname, Bilal Hamdad trasforma la città in scena sospesa, tra figure anonime e spazi urbani silenziosi. Le sue grandi tele dialogano con la storia dell’arte in un racconto emotivo e poetico sulla solitudine metropolitana.
Un trittico che attraversa epoche e culture apre la stagione 2025-2026 dell’Opéra Bastille. Balanchine, Wheeldon e November intrecciano linguaggi diversi in un viaggio tra memoria, identità e contemporaneità.
Il Musée d’Orsay presenta Point de départ, mostra dedicata a Bridget Riley che esplora le origini del suo linguaggio visivo. L’influenza di Georges Seurat e la nascita dell’Op Art vengono messe in dialogo attraverso opere e studi preparatori. Un viaggio alle radici di uno stile che ha trasformato la percezione in esperienza attiva.
La Jeu de Paume dedica a Martin Parr una grande retrospettiva con 180 fotografie che raccontano, con ironia tagliente, i paradossi della società contemporanea. Consumo, turismo e disuguaglianze emergono come sintomi di un mondo in crisi.