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A Palazzo Barberini una grandiosa mostra su Caravaggio
#Exhibitions
Michelangelo Merisi detto Caravaggio, Giuditta decapita Oloferne, 1599 circa, Olio su tela, 195 × 145 cm, Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica - Palazzo Barberini

Appoggiato alla sua croce di canne, immerso in una profonda meditazione, San Giovanni Battista fu ritratto da un Caravaggio ormai maturo. L'opera rimase nell'abitazione di Ottavio Costa fino alla morte del banchiere ligure. Inizialmente destinata alla chiesetta del feudo di Conscente, il collezionista non riuscì mai a separarsene. Oggi, questo capolavoro è uno dei gioielli del The Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City. Anche San Francesco d’Assisi in estasi, conservato al Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford, Connecticut, appartenne a Costa. Si tratta della prima opera sacra nota di Caravaggio, realizzata nel 1597, in cui il pittore esplora l’uso drammatico dell’ombra. Il banchiere ligure, conosciuto dall’artista durante il suo soggiorno romano, collezionò entrambi i dipinti, testimoniando il suo apprezzamento per il talento del Maestro lombardo. Nell’esposizione Caravaggio 2025 a Palazzo Barberini per la prima volta, 24 dipinti del Maestro vengono esposti insieme in un percorso unico, un itinerario che restituisce la portata rivoluzionaria di Caravaggio nell’arte, nella religione e nella società del suo tempo. Ammirare oggi questi "frammenti di cuore", un tempo parte di grandi collezioni private e ora dispersi in musei di tutto il mondo, rappresenta un'opportunità irripetibile. Grazie ad una mostra straordinaria, definita "faraonica" dal direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, Thomas Clement Salomon, questi capolavori si riuniscono nella capitale.
Paolo Capano - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel Roma