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Una mostra dedicata all’arte italiana tra gli anni Trenta e Cinquanta del secolo scorso, con uno sguardo rivolto a quegli artisti che più di altri hanno esplorato le linee espressioniste e hanno guardato ai movimenti espressionisti internazionali. Da Achille Funi a Renato Guttuso, da Giacomo Manzù a Emilio Vedova e molti altri: tutti nomi che hanno aderito a diversi movimenti artistici di quegli anni, dalla Scuola Romana al gruppo Corrente. Ne emerge il profilo di una generazione di artisti in crisi, che si riverbera in una pittura deformata. L’esposizione che raccoglie una selezione di opere della Collezione Iannaccone di Milano in dialogo con i dipinti e le sculture conservate nelle Collezioni della Galleria d’arte moderna, analizza i punti di contatto degli artisti espressionisti con il mondo figurativo degli anni fra le due guerre.