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L'Arte Povera di Giovanni Anselmo
#Exhibitions
Giovanni Anselmo, Particolare di INFINITO, 1969-1979, Particolare visibile e misurabile di infinito come scritta ingrandita a matita su carta, 16 disegni, Collezione dell’artista / Archivio Giovanni Anselmo ETS | Foto: © Giorgio Benni | Courtesy Fondazione MAXXI

Nei suoi lavori Giovanni Anselmo ha sempre cercato di dare una forma fisica alla forza di un’azione, all’energia di una situazione o di un evento. Aveva riflettuto a lungo sui temi filosofici cari a Georges Bataille e come molti artisti della sua generazione anche lui aveva aderito al movimento dell’Arte Povera. Una delle opere più emblematiche è senza dubbio Torsione, del 1968: un panno di fustagno è attorcigliato ad una barra di ferro, il cui movimento è bloccato a causa della presenza di un muro. Respiro è formata da due barre di ferro che trattengono una spugna: quando la temperatura si abbassa e il metallo si restringe, la spugna si dilata e sembra respirare. Anselmo si è cimentato anche con i libri d’artista. In Leggere ogni pagina riporta la stessa parola in dimensioni differenti, in Particolari visibili e misurabili di INFINITO le pagine iniziali sono del tutto nere e via via rivelano dettagli della parola infinito. Organizzata dal Guggenheim Museum Bilbao in collaborazione con il MAXXI, la mostra costituisce un focus esaustivo sulla ricerca artistica di Giovanni Anselmo e il suo impatto fondamentale sullo sviluppo del movimento dell’Arte Povera.
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