Una camminata nella Shanghai anni Trenta

Una camminata nella Shanghai anni Trenta
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La grande metropoli non si sviluppa solo in larghezza, con la sua estensione infinita, e in altezza, con i suoi celebri grattacieli, ma anche… sottoterra! Un’idea è possibile averla pensando al suo sistema di rete metropolitana, la più lunga del mondo. Ed è proprio scendendo in una stazione della metro che è possibile imbattersi in un angolo della Shanghai degli anni Trenta: non autentica, ma sicuramente molto accurata e affascinate. È possibile arrivarci districandosi tra i corridoi tentacolari e trovando l’uscita corretta tra le 20 fermate di People’s Square (linee 1, 2 e 8). Il cuore storico e politico della città. La “Shanghai dei bei vecchi tempi” si sviluppa tra la sezione sotterranea dell’Hong Kong Shopping Centre e quella del suggestivo Shanghai Urban Planning Exhibition Hall. A tutti gli effetti, la Folk Street fa parte proprio del museo, come rappresentazione del passato, mentre il padiglione in superficie ospita un modello dettagliatissimo, in scala 1:500 di tutta la città del presente, oltre ad una virtuale e fantasiosa Shanghai del futuro. La vecchia Shanghai si affaccia tra ingressi di negozi che richiamano l'architettura degli anni Venti e Trenta; non possono ovviamente mancare le ricostruzioni dei shikumen, complessi residenziali tipici dell’epoca segnalati da cancelli ad arco e corti interne; il soffitto del tunnel è dipinto per assomigliare ad un cielo azzurro con candide nuvolette. La strada è costellata da copie perfette di lampade a gas. I visitatori possono circolare tra auto e tram d’epoca, riproduzioni fotografiche in scala 1:1 di scorci cittadini con scene di vita, abiti dell’epoca (tra cui il celebre qipao, che nasce nella sua forma moderna proprio nella Shanghai degli anni Venti) nonché un ulteriore modello in scala della città. Tutto molto curioso, senza dubbio.
Chiara Vedovetto - © 2020 ARTE.it per Bulgari Hotel Shanghai