Danielle Orchard, io sono la mia musa

Danielle Orchard, io sono la mia musa
#Art
Danielle ORCHARD. Mother of Gloom, Perrotin Tokyo, 2024 | Courtesy © Perrotin Tokyo

L’ispirazione viene dai grandi pittori della modernità, Picasso e Matisse su tutti. I dipinti di Orchard spesso guardano ai grandi Maestri, ai loro stili e soggetti, per realizzare ritratti di nudi femminili. Un tema che Orchard reinterpreta in uno stile cubista, analitico, multiprospettico. Il concetto di nudo femminile si trova profondamente radicato nella storia dell'arte, si pensi all’idea della musa ispiratrice, o anche semplicemente inteso come materia di studio del corpo umano. Orchard aggiunge profondità perché affronta la tela guardando alla propria esperienza come artista donna, che ha studiato, posato e persino insegnato in corsi di disegno dal vero. Orchard elimina le congetture nel discernere il soggetto, dirigendo lo sguardo degli spettatori sull’espressività, l’interiorità e quindi l’identità delle modelle raffigurate in quei corpi senza veli.
Paolo Mastazza - © 2024 ARTE.it per Bvlgari Hotel Tokyo