Nato a Gianyar nel 1996 e diplomato all'Istituto d'Arte Indonesiano di Yogyakarta, Ketut Nugi è un artista multidisciplinare ampiamente riconosciuto anche per la sua forte impronta stilistica. Affascinato dalla storia di Bali, Nugi ha iniziato a studiare le immagini figlie del colonialismo dell’inizio del XX secolo concentrandosi soprattutto sull’illustratore messicano Miguel Covarrubias e sul fotografo tedesco Gregor Krause che hanno contribuito alla creazione di un linguaggio e di un immaginario colonialista dell’isola. La sue installazioni si avvicinano ai manifesti, a cartoline di denuncia affisse su strutture fragili, in bilico o deformate. Le insegne riportano chiare scritte in forte contrasto con le scene ritratte o descrittive e dallo stile commerciale. Un ritorno critico al passato che secondo l’artista ha plasmato l’odierna Bali, una messa in discussione della mercificazione della cultura che ha trasformato l’identità nazionale. Nugi invita i giovani balinesi ad avere un approccio più lucido nei confronti di una modernizzazione senza controllo e a non abbandonare i valori tradizionali, e lo fa con un linguaggio contemporaneo e di rottura.
Immersioni spettacolari: il relitto della USAT Liberty
Il relitto attira subacquei da tutta l'isola con la promessa di un'immersione per ammirare quello che è considerato uno dei relitti migliori e più accessibili di tutta l'Indonesia.
Pura Sada Kapal: il tempio che cambia per la fede e per i secoli
Le vicissitudini legate alla sua distruzione per un terremoto e la sua ricostruzione dovuta alla fede degli abitanti del villaggio in cui si trova, ne fanno un luogo dalla storia e dall’aspetto affascinante e unico.