Il cibo, i riti, le danze e il teatro, tutto a Bali è popolato dalle divinità. Una delle figure maggiormente rappresentate dell'articolata mitologia induista è indubbiamente Ganesha, dio molto amato e invocato, la cui importanza può essere attribuita alla sua capacità di rimuovere gli ostacoli. È la divinità del successo e per questa ragione ne viene invocata la grazia prima di iniziare qualsiasi attività, come ad esempio un viaggio, un esame, un colloquio di lavoro, un affare, una cerimonia, o un qualsiasi evento importante. La caratteristica più distintiva della rappresentazione di Ganesha è la testa di elefante con grandi orecchie che spesso si protendono lateralmente e che simboleggiano saggezza, capacità di ascolto e di riflessione sulle verità spirituali. La testa può variare nelle forme e nei dettagli artistici, ma la presenza delle lunghe zanne di elefante, di cui una spezzata, è una caratteristica comune come gli occhi grandi e le sue molte mani, che simboleggiano il potere e la sua abilità a svolgere diverse azioni simultaneamente. Adorare Ganesha è un modo per il popolo balinese di ricevere benedizioni, protezione e guida nella vita.
È una delle danze sacre dell'Isola di Bali, con un significato mistico. La cerimonia ha lo scopo di chiedere salvezza da una catastrofe o da un'epidemia. La Sanghyang Dedari è diversa dalle altre danze balinesi, perché Sanghyang richiede che il corpo del ballerino sia posseduto.
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