Indirizzo: Banjar Keengetan, Singakerta, Ubud, Singakerta, Kec. Gianyar, Kabupaten Gianyar
L'Indonesia ha un ricchissimo patrimonio culturale e artigianale e la ceramica tradizionale, nelle sue infinite varietà e specificità locali, rende questo paese famoso in tutto il mondo. Vasi, statue, pentole, tazze, lampade e articoli decorativi, di una bellezza senza tempo e nell’inimitabile stile etnico, arredano case e locali del luogo o vengono esportate con grande successo sul mercato estero. Una secolare tecnica che dalla preistoria è giunta ai giorni nostri, ritagliandosi un posto d’onore in un mondo ormai digitalizzato e meccanizzato, dove gli antichi mestieri sono diventati piccoli gioielli da preservare. Le nuove generazioni balinesi purtroppo non sembrano interessate a continuare questa meravigliosa arte, minacciata dalla grande concorrenza e dall’importazione di prodotti da altre città e regioni indonesiane. L'uso però della ceramica tradizionale ha un grande valore storico e comunitario che fa sì che l'esistenza di questo mestiere continui ancora a sopravvivere. A Banjar Basangtamiang, nel villaggio di Kapal, l’artigianato della ceramica è considerato patrimonio culturale imprescindibile della vita balinese e gli artigiani continuano a lavorare per paura di subire una sciagura. In varie parti dell’isola ceramisti, designer e artisti organizzano workshop e corsi di ceramica, dedicati anche ai bambini, per imparare a trasformare un pezzo di argilla in una bellissima opera d’arte con le proprie mani. Presso l’Artha Ceramic di Ubud si può imparare la tecnica del lancio dell’argilla sulla ruota, la modellatura, la decorazione, la cottura e il delicato momento della smaltatura. Se si vuole invece vedere dal vivo come viene creato un prodotto da antiche mani artigiane, nel piccolo villaggio di Pejaten ogni famiglia vive lavorando la ceramica e dagli anni ’70 si ècominciato a produrre con successo tegole in terracotta.
Nonfrasa è stata fondata nel 2021 come piattaforma dedicata alla scoperta di artisti emergenti e alla riscoperta del lavoro di artisti che vivono sull'isola di Bali.
È una delle danze sacre dell'Isola di Bali, con un significato mistico. La cerimonia ha lo scopo di chiedere salvezza da una catastrofe o da un'epidemia. La Sanghyang Dedari è diversa dalle altre danze balinesi, perché Sanghyang richiede che il corpo del ballerino sia posseduto.
Un museo particolare, destinato a preservare il patrimonio culturale del Nord di Bali e la cui collezione, costituita da statue, sarcofagi, armi e altri cimeli, è prevalentemente dovuta alle donazioni della famiglia del re Buleleng Ki Gusti Anglurah Panji Sakti.