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Hilde Lotz-Bauer, fotografa di strada
#Exhibitions

Quando la ventisettenne Hilde Lotz-Bauer giunse per la prima volta in Italia nel 1934 se ne innamorò perdutamente. La giovane donna, che aveva studiato storia dell’arte e poi seguito corsi di fotografia a Monaco di Baviera, era arrivata nel Belpaese assieme al marito, lo storico dell’arte Bernhard Degenhart, per continuare le proprie ricerche al Kunsthistorisches Institut di Firenze e alla Bibliotheca Hertziana a Roma. Nel suo primo soggiorno, che si concluse nel pieno della Seconda Guerra Mondiale nel 1943, Hilde fu l'unica fotografa professionista operante presso gli Istituti Storici di Roma e Firenze, producendo immagini impeccabili di scultura, disegno, architettura e urbanistica. Contemporaneamente, sia in occasione di progetti su commissione sia per il puro piacere della scoperta, la fotografa tedesca percorse l’Italia, da Nord a Sud, muovendosi tra la gente con la sua piccola Leica portatile catturando la vita delle città così come delle zone rurali più isolate, fotografando quasi senza farsi notare l’umanità tutta che abitava quei territori. Oggi Hilde Lotz-Bauer è considerata una vera pioniera della fotografia di strada. Il suo lavoro è uno dei primi esempi di fotogiornalismo del novecento, che la affianca a grandi maestri a lei contemporanei come Henri Cartier-Bresson.
Viola Canova - © 2024 ARTE.it per Bulgari Hotel Roma