Giselle torna a Parigi

Giselle torna a Parigi
#Ballet

Tutù vaporosi, scarpette da punta, garze bianche, tulle: Giselle segna l'apice del romanticismo. In un paesaggio bucolico, una giovane ragazza muore d'amore e si trasforma in uno spirito che vive nella foresta. Raccolta dalle Villi (spiriti irrequieti delle fanciulle morte prima delle nozze), Giselle entra in un mondo ultraterreno e immateriale dove la danza è il linguaggio che parla all’anima. Il suo amante Albrecht, sconvolto, insegue il fantasma di Giselle a rischio della propria vita. Le ballerine, con la loro presenza aerea, giocano con essa tanto quanto con la gravità. Avvolta nella nebbia, la scena lascia il posto a visioni spettrali amplificate dalla musica accattivante di Adolphe Adam. Presentato all'Accademia Reale di Musica il 28 giugno 1841, il balletto viaggiò in Russia e scomparve dal repertorio prima del suo ritorno in Francia nel 1910. È oggi nella versione di Patrice Bart e Eugène Polyakov, fedele alla coreografia dell'opera originale.
Veronica Azzari - © 2024 ARTE.it per Bulgari Hotel Paris