Al Musée de l’Homme di Parigi, fino al 7 settembre 2025, si svolge la mostra Wax : mode et culture dedicata al tessuto wax, riconosciuto universalmente come simbolo dell’identità africana. Concepita nell’ambito della stagione Migrations, la rassegna offre un percorso che mette in dialogo antropologia, storia economica, arte contemporanea, design e moda, per raccontare l’origine indonesiana del batik, la sua industrializzazione in Europa e la sua rielaborazione creativa nell’Africa Occidentale. Viene valorizzato il ruolo delle Nanas Benz, imprenditrici togolesi che negli anni Sessanta hanno dominato il commercio di wax e ne hanno fatto uno strumento di autonomia economica e affermazione culturale. I visitatori possono scoprire oltre cento esempi di tessuti, abiti, accessori, fotografie e installazioni di artisti come Thandiwe Muriu e Omar Victor Diop, per comprendere come il wax sia diventato un mezzo di espressione individuale e collettiva oltre i confini geografici. L’esposizione si sviluppa su due sezioni: una storica, dedicata ai passaggi tecnici e coloniali dal batik al wax, e una contemporanea, incentrata sull’uso attuale del tessuto nella moda, nel design e nell’arte. In questo modo, la mostra non solo illustra il valore estetico e simbolico del wax, ma stimola una riflessione sul rapporto tra tradizione, globalizzazione e identità culturale.
George Condo, il volto inquieto del tempo presente
Il Musée d’Art Moderne di Parigi dedica a George Condo la più grande retrospettiva mai realizzata sull’artista americano. Con oltre 200 opere, il percorso esplora quarant’anni di pittura, disegno e scultura tra umorismo, inquietudine e riflessioni sulla condizione umana.
Al Palais Garnier, il 9 novembre 2025, l’Orchestre de Paris dedica un concerto a Dvořák e alla sua esperienza americana. In programma pagine cameristiche e il celebre Quartetto American, omaggio sinfonico a un viaggio musicale tra Europa e Stati Uniti.
Oltre 270 opere ripercorrono sessant’anni di carriera in una grande mostra monografica dedicata a Gerhard Richter. La Fondation Louis Vuitton di Parigi apre tutti i suoi spazi espositivi all’artista tedesco.
Il Musée du Luxembourg dedica una grande retrospettiva alle opere su carta di Pierre Soulages, Maestro dell’astrazione. In mostra 130 lavori realizzati tra il 1946 e i primi anni Duemila, molti dei quali mai esposti prima. Un’occasione per scoprire un lato più intimo e sperimentale dell’artista, dove la luce incontra il nero.