Il panorama architettonico di Pechino, in costante evoluzione dai tardi anni Novanta del secolo scorso, è stato arricchito nel tempo da edifici capaci di coniugare estetiche all’avanguardia, tecnologie attente alla sostenibilità e utilizzo responsabile delle risorse. Il progetto per la nuova biblioteca sub-centrale di Pechino ad opera dello studio norvegese Snøhetta è un esempio concreto della sinergia tra smart design, tecnologia e risorse locali. La struttura, il cui completamento è previsto per la fine dell’anno 2022, è concepita per mettere in comunicazione interno ed esterno grazie a una facciata di vetro auto portante - la prima facciata di questa tipologia in Cina - che circonda la sala di lettura comune. A forma di anfiteatro, la sala è un luogo di studio ma anche comunicazione, confronto, dialogo che permette sia ai fruitori dello spazio all’interno sia ai passanti all’esterno di interagire. Il tetto è un ulteriore valore aggiunto: la sua estetica ispirata alle foglie di gingko biloba non è solamente un rimando al rapporto olistico tra uomo e natura tipico della tradizione filosofica orientale, ma dal punto di vista tecnico ogni pilone che lo sostiene è una componente strutturale che concentra diverse funzionalità: controllo della temperatura, illuminazione, comfort acustico e gestione dell’acqua piovana. Un progetto che ridefinisce la natura di spazio pubblico e privato e che coniuga la dimensione educativa, ludica e sociale in maniera inedita e tecnologicamente avanzata.
Figura di spicco del British Black Arts Movement degli anni '80, Himid è rinomata per i suoi dipinti e le sue installazioni che sfidano le narrazioni storiche dominanti.
Visioni distopiche di un futuro non troppo lontano nelle opere di Moon & Jeon
La mostra si concentra sulla ridefinizione del rapporto tra esseri umani, non umani e natura nell’era dell’Intelligenza Artificiale. Gli artisti adottano una prospettiva e un approccio alternativi al cambiamento climatico, abbracciando il concetto di coesistenza.
Una mostra che invita a riflettere sull'intervento e la trasformazione dei sistemi ecologici e climatici della Terra da parte dell'uomo. Le opere in mostra riuniscono prospettive provenienti da agricoltura, ingegneria idraulica e controllo del clima, proponendo diverse forme di percezione e immaginazione.
Le 19 opere d'arte in esposizione abbracciano tre decenni della carriera di Viallat, offrendo una visione completa della sua lunga ed instancabile esplorazione di materiali e pigmenti.