Il secondo tempio confuciano più grande della Cina si trova a Beijing ed è un paradiso di cultura accademica, calma e contemplazione. Costruito per volontà dell’Imperatore Yuan Dade nel 1306, era il luogo dove si tenevano le cerimonie commemorative per Confucio durante le Dinastie Yuan, Ming e Qing. Attorno al tempio si trova una "foresta" di pietra: 198 tavole posizionate su entrambi i lati del cortile anteriore, con i nomi di più di 51.624 Jinshi, ossia “studiosi avanzati” il grado più alto della Cina imperiale. Collegato al tempio, sorge Guozijian, il Collegio Imperiale dove l'imperatore esponeva i classici confuciani a un pubblico di migliaia di studenti in contemplazione. Un luogo dove appare chiaro il valore che la cultura cinese, sin dai tempi antichi, dava dell’educazione. Ottenere il massimo dei voti negli esami governativi (estremamente rigorosi) è il momento più felice per gli studenti e i loro genitori: uno studente eccellente portava prestigio e onore alla famiglia e a tutti membri del clan. Oltre all’importanza storica, il sito è un complesso architettonico davvero notevole: tra Chengxian e Guozijian Street si trovano gli archi più affascinanti e meglio conservati di Pechino.
Lawrence Weiner è stato uno dei protagonisti nello sviluppo dell'arte concettuale negli Stati Uniti nel Novecento. In questa mostra antologica - la prima in Cina di Weiner dopo 15 anni - l'UCCA presenta opere dagli anni '70 al 2010 e un'ampia selezione di materiali d'archivio.
Zhao Gang approfondisce la fluidità delle identità individuali, lo scontro tra culture e l'intricata interazione di eventi storici frammentati. La mostra alla Lisson Gallery presenta una nuova serie di dipinti dell'artista che ora vive e lavora tra Pechino e New York.
L'avanguardia della fotografia in Cina negli scatti di Mo Yi
È il primo importante studio museale dell'artista cinese Mo Yi. Flaneur, outsider e fotografo autodidatta. Le immagini di Mo Yi dalle strade di Tianjin sono iconiche per la loro capacità di catturare l'energia e la malinconia del tessuto sociale della Cina nella seconda metà del XX secolo.
Le donne cinesi avanzano a passi intrepidi verso la loro stessa scelta di veridicità e incrollabili combattono non solo la propria battaglia per la libertà spirituale, ma anche quella del loro genere e dell’umanità nel suo insieme. Una mostra ne celebra il percorso artistico.