Il panorama architettonico di Pechino, in costante evoluzione dai tardi anni Novanta del secolo scorso, è stato arricchito nel tempo da edifici capaci di coniugare estetiche all’avanguardia, tecnologie attente alla sostenibilità e utilizzo responsabile delle risorse. Il progetto per la nuova biblioteca sub-centrale di Pechino ad opera dello studio norvegese Snøhetta è un esempio concreto della sinergia tra smart design, tecnologia e risorse locali. La struttura, il cui completamento è previsto per la fine dell’anno 2022, è concepita per mettere in comunicazione interno ed esterno grazie a una facciata di vetro auto portante - la prima facciata di questa tipologia in Cina - che circonda la sala di lettura comune. A forma di anfiteatro, la sala è un luogo di studio ma anche comunicazione, confronto, dialogo che permette sia ai fruitori dello spazio all’interno sia ai passanti all’esterno di interagire. Il tetto è un ulteriore valore aggiunto: la sua estetica ispirata alle foglie di gingko biloba non è solamente un rimando al rapporto olistico tra uomo e natura tipico della tradizione filosofica orientale, ma dal punto di vista tecnico ogni pilone che lo sostiene è una componente strutturale che concentra diverse funzionalità: controllo della temperatura, illuminazione, comfort acustico e gestione dell’acqua piovana. Un progetto che ridefinisce la natura di spazio pubblico e privato e che coniuga la dimensione educativa, ludica e sociale in maniera inedita e tecnologicamente avanzata.
Vedere ed essere visti, nei linguaggi dell'arte contemporanea
Con più di 70 opere di 13 artisti, la mostra rivela il panorama culturale dell'arte contemporanea sotto diversi punti di vista, toccando le relazioni tra uomo e uomo, uomo e natura, così come tra uomo e società.
Zhao Gang approfondisce la fluidità delle identità individuali, lo scontro tra culture e l'intricata interazione di eventi storici frammentati. La mostra alla Lisson Gallery presenta una nuova serie di dipinti dell'artista che ora vive e lavora tra Pechino e New York.
La terza mostra di Timur Si-Qin al Magician Space è ispirata al viaggio vicino ai bordi orientali dell'Himalaya. Questa regione non è solo un’ecoregione unica e un punto caldo per la biodiversità, ma è la culla dei sei grandi fiumi che a valle forniscono acqua a un terzo della popolazione mondiale.
Con il titolo L'arte che illumina il futuro, la 24ª Edizione della Fiera si prepara ad ospitare più di 100 gallerie e oltre 500 artisti provenienti da tutto il mondo per fornire una panoramica dello stato dell'arte contemporanea.