Due sedie capovolte, tenute in bilico da blocchi di ghiaccio che lentamente si sciolgono. È un’immagine di equilibrio precario e tensione naturale, una scena che introduce il percorso visivo e mentale di Liao Fei. L’artista cinese torna con una mostra che, per la prima volta, raccoglie due decenni di ricerca, dal minimalismo scultoreo alle più recenti installazioni geometriche. Attraverso sculture, video e dispositivi visivi, Liao esplora le leggi fisiche del mondo per riflettere su quelle esistenziali. Il vuoto, l’infinito, la relazione tra il tangibile e l’intuibile sono i cardini di una pratica che intreccia rigore scientifico, pensiero buddista e linguaggio visivo. Opere come Move No.1 o One Way Sculpture trasformano oggetti comuni in esperimenti percettivi. Le ultime serie, tra cui Chiral Extent e Partially Obscured Circles, segnano il ritorno alla scultura figurativa ed esplorano strutture geometriche e simmetrie nascoste.
Mitologie future: Bian Kai trasforma l’arte narrativa cinese
La personale di Bian Kai riunisce dieci anni di opere in cui mito, religione e filosofia si fondono in visioni simboliche e stratificate. Una riflessione pittorica tra performance, spiritualità e cultura visiva asiatica.
La mostra sul Caihua al Palazzo della Longevità Eterna racconta un’arte millenaria tra simbolismo e tecnica, ponte vibrante tra tradizione cinese e sperimentazione contemporanea.
Future You: l’arte algoritmica di Universal Everything
Il collettivo britannico debutta in Cina con un’esperienza immersiva tra tecnologia, percezione e futuro, nello spazio post-industriale del 798CUBE a Pechino.
E-nnui: la fatica digitale tra estetica, identità e simulazione
La mostra da Hua International riflette sull’e-labour e sull’influenza dell’immaginario online, con opere di CFGNY e Tao Hui tra stanchezza, consumo e identità mediatica.