Ryman, lo sguardo oltre il bianco

Ryman, lo sguardo oltre il bianco
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Il trionfo della luce, dell'acqua e del colore di Monet si specchia nel il minimalismo bianco del pittore americano Robert Ryman. Il Musée de l'Orangerie dedica una mostra - e un confronto impossibile - a Robert Ryman (1930 - 2019), che al nome dell’artista aggiunge un sottotitolo “Lo sguardo in azione” e dà il titolo ad una grande presentazione dedicata al pittore, dal 1981 in terra francese, che conferma, a cinque anni dalla sua morte, l'importanza storica di questo artista. Il museo parigino, che ospita l'ultimo capolavoro di Claude Monet, le Ninfee, si rivela il luogo perfettamente adatto per questa rilettura. Ryman, che ha sempre rifiutato l'idea di esporre in dialogo con un altro artista, si colloca nella storia della pittura mettendone in discussione ogni fondamento. Come Monet prima di lui, concentra la sua ricerca, quasi ossessivamente, sulle specificità proprie del suo mezzo, mettendo in discussione le nozioni di superficie, dei limiti dell'opera, dello spazio in cui è integrata, della luce con cui gioca e la durata in cui si svolge. È attorno a queste semplici nozioni - superficie, limite, spazio, luce, durata - che si sviluppa il racconto della mostra.
Veronica Azzari - © 2023 ARTE.it per Bulgari Hotel Paris