Alla corte scozzese tutto sembra pronto per una favola a lieto fine: la principessa Ginevra e il principe Ariodante si amano, e il loro matrimonio è imminente. Ma la serenità è solo apparente. L’ambizioso Polinesso trama nell’ombra: mosso da desiderio e brama di potere, accusa Ginevra di infedeltà, distruggendo la sua reputazione e allontanando Ariodante. Ispirata ad un episodio dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, l’opera Ariodante di Georg Friedrich Händel, composta nel 1735 per il Covent Garden di Londra, è un esempio magistrale di opera seria barocca. Ricca di arie raffinate e momenti emotivi intensi, include il celebre lamento Scherza infida, tra le pagine più struggenti del repertorio handeliano. Il regista Robert Carsen, profondo conoscitore del teatro barocco, mette in scena un Ariodante che indaga le dinamiche del potere e la psicologia dei personaggi, tra kilt, danze celtiche e sottili richiami all’attuale famiglia reale britannica.
La mostra alla Jeu de Paume di Parigi presenta un’esplorazione critica dell’impatto dell’intelligenza artificiale sulla produzione artistica e sulla percezione del mondo riunendo oltre 50 artisti internazionali.
Al White Cube di Parigi l’ultimo progetto artistico ideato da Robert Irwin prima della sua scomparsa nel 2023 presenta sculture e opere murali che riflettono la sua lunga indagine sulla percezione e sull’interazione tra luce e spazio.
Una mostra con oltre 300 opere per raccontare l'universo polverizzato dell'Art Brut attraverso la collezione donata da Bruno Decharme al Museo Nazionale d'Arte Moderna del Centre Pompidou.