Oltre agli irrinunciabili scatti di fronte alla Porta di Tien’anmen e nella Città Proibita, a Beijing si trovano tanti luoghi che possono fare da sfondo per la foto perfetta. Ad esempio Yuyuantan, uno dei maggiori parchi urbani, ad ovest della Third Ring Road, è il luogo perfetto dove vivere la primavera. Il parco del Lago di Giada è infatti diventato famoso per il Sakura Festival: ovvero la festa dei ciliegi in fiore, celebre in Giappone. Come parte delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, nel 1970 il Giappone regalò alla Cina alcuni alberi di ciliegio carichi di fiori, che ad oggi continuano a fiorire rendendo magico questo parco: ogni aprile e maggio, oltre 3.000 piante si trasformano in nuvole di fiori rosa, con petali delicati e profumati. La zona delle Ambasciate Sanlitu nel Chaoyang District, ad Est del Third Ring Road, è una delle strade più belle di Pechino, e in autunno diventa imperdibile. Lungo il viale dove si affacciano le sede delle ambasciate scorre con una lunga fila di alberi, le cui foglie si accendono di arancione e oro verso ottobre. Molte persone ci vanno per ammirare, fotografare o farsi fotografare tra le fronde autunnali.
"Luc Tuymans: The Past" sarà una delle indagini più significative del suo lavoro e la sua prima presentazione completa in Cina. Con circa 80 opere che ne tracciano il percorso artistico, la mostra racconta come Tuymans esplori il potere instabile che le immagini esercitano per modellare il presente e dare forma al passato.
Lawrence Weiner è stato uno dei protagonisti nello sviluppo dell'arte concettuale negli Stati Uniti nel Novecento. In questa mostra antologica - la prima in Cina di Weiner dopo 15 anni - l'UCCA presenta opere dagli anni '70 al 2010 e un'ampia selezione di materiali d'archivio.
In esposizione 74 serie di lavori realizzati da Qi Baishi. Tra questi, verrà mostrato per la prima volta un album di 25 pagine dal titolo Disegni di fiori rinvenuto negli archivi dell'Accademia, dopo essere stato sepolto nella polvere per decenni.
Tomás Saraceno: l'arte e la scienza si uniscono per immaginare nuovi scenari futuri
Per Tomás Saraceno il regno degli artisti non è il museo o una galleria, ma il mondo stesso. L'artista si interroga sulle possibilità di immaginare un futuro in modo collaborativo, dove prevalgano principi di cura collettiva e speranza.