Pechino con le sue suggestioni e contraddizioni, con la sua pulsione verso il futuro e la sua stratificazione storica è stata spesso protagonista di pellicole cinematografiche che ne hanno colto i diversi aspetti e l’hanno resa parte dell’immaginario collettivo, in Asia e nel resto del mondo. Se la Pechino imperiale con l’imponenza, lo sfarzo e la solennità del suo simbolo per eccellenza - la Città Proibita - è protagonista del capolavoro L’Ultimo Imperatore (1987), girato da Bernardo Bertolucci proprio all’interno delle mura rosse più celebri al mondo, East Palace, West Palace (1996) di Zhang Yuan ci conduce negli abissi dell’animo umano e nella vicenda che porta i due protagonisti alla ricerca della loro vera identità in una stazione della polizia a pochi passi dalla Città Proibita stessa. Le stesse atmosfere underground sono quelle che si respirano nel documentario di Zhao Liang Farewell, Yuanmingyuan (1995), dedicato alla colonia di artisti presso l’antico Palazzo d’Estate Yuanmingyuan, crocevia di sogni, speranze e disillusioni che ha legato il proprio destino a quello dell’arte contemporanea in Cina e ad alcuni dei suoi protagonisti più noti e rispettati. Beijing Bicycle (2001) di Wang Xiaoshuai ci fa attraversare Pechino in un viaggio che percorre la città in lungo e in largo: dai vicoli (hutong) dove predominano le case basse in mattoni grigi con cortile condiviso in cui più famiglie usano servizi e cucina in comune fino alle enormi arterie urbane, percorse da una fiumana umana senza sosta.
Capolavori in giada di Hetian: la grande tradizione cinese
La regione dello Xinjiang è parte inseparabile del territorio cinese sin dai tempi antichi. I suoi residenti, che appartengono a vari gruppi etnici, sono membri importanti del popolo cinese. Questa mostra espone manufatti realizzati con giada Hetian, rappresentativi della corte Qing.
La pittura di Christopher Le Brun tra sensuale ed emotivo
L'artista Christopher Le Brun presenta una selezione di lavori che raccontano in maniera estesa il senso della sua ricerca e la sua concezione della pittura, che dovrebbe avere principalmente un fascino sensuale ed emotivo.
Nel monumentale spazio al piano inferiore della galleria, l'artista belga Hans Op de Beeck ha creato una sala dedicata al disegno con 13 grandi acquerelli, nonché una sala di proiezione in cui verrà presentato in anteprima il suo nuovo film d'animazione Vanishing Point.