Indirizzo: Chaoyang District, Universal Creative Park, 9 Jiuxianqiao
Prendendo in prestito il concetto di durata dal filosofo francese Henri-Louis Bergson, la mostra collettiva Duration: Chinese art in transformation propone 95 lavori di ben 91 artisti cinesi. E’ un percorso alla scoperta dell’evoluzione dell’arte contemporanea cinese, da intendersi come processo in divenire aperto a metamorfosi concettuali ed estetiche e avverso a ogni forma di staticità. La mostra, che occupa tutti gli spazi del grande museo progettato dallo studio del noto architetto cinese Zhu Pei, presenta dipinti, opere video, installazioni, sculture, opere multimediali, raramente esposte in contemporanea sotto lo stesso tetto. I cinque curatori della mostra (Dong Bingfeng, Li Feng, Lu Mingjun, Colin Chinnery, Wang Min’an) hanno suddiviso la mostra in altrettante sezioni che esplorano i concetti di spazio/tempo, di identità e corpo, ma anche di vissuto quotidiano, materia, emozione e natura performativa dell’opera d’arte. Tra gli artisti invitati Chen Danqing, Liu Xiaodong, Wang Gongxin, Yu Youhan, Zhang Peili, Feng Mengbo ma anche Cao Fei, Wang Guangle, Jia Aili, Liang Yuanwei, Li Ran esponenti di generazioni e pratiche artistiche diverse, che in ugual misura hanno contribuito alla vivacità e complessità del sistema dell’arte cinese.
In esposizione 74 serie di lavori realizzati da Qi Baishi. Tra questi, verrà mostrato per la prima volta un album di 25 pagine dal titolo Disegni di fiori rinvenuto negli archivi dell'Accademia, dopo essere stato sepolto nella polvere per decenni.
Il drago e il giglio: una solida relazione nei secoli
Tra il XVII e il XVIII secolo si gettarono le basi delle fitte relazioni diplomatiche e del proficuo scambio di arte e cultura tra Cina e Francia, che arrivano fino ai giorni nostri. Circa 200 straordinari manufatti provenienti dal Museo del Palazzo e dal Castello di Versailles testimoniano gli scambi tra i due paesi.
Miguel Ángel Payano Jr. ha sviluppato un linguaggio artistico unico attorno a quelli che chiama “collage pesanti”, dove elementi scultorei e oggetti già pronti popolano e sporgono da tele che ritraggono abilmente individui e paesaggi.