Prima vincitrice cinese del prestigioso Premio Hugo nel 2016 nella categoria Racconto lungo, Hao Jingfang è stata uno dei casi letterari a ricevere maggiore attenzione in assoluto, testimonianza di come la Cina sia diventata nel corso di pochi anni uno dei luoghi più prolifici ed interessanti per gli appassionati del genere Science Fiction. Il racconto di Hao, Pechino pieghevole (Folding Beijing) è la descrizione di una megalopoli che ruota e si piega per per dare modo a tre fasce di popolazione diverse di vivere nel corso di una giornata. Tuttavia, in questa metropoli distopica le limitate risorse per la sopravvivenza sono appannaggio di un’élite che rappresenta solamente cinque degli ottanta milioni della popolazione urbana complessiva e che vive sigillata nel proprio privilegio. Non privo di toni cupi e critici, il racconto scritto da Hao in soli tre giorni, non parla solamente di automazione, intelligenza artificiale, tecnologizzazione del quotidiano ma anche del senso di solitudine, incertezza, incomunicabilità che pervade gli abitanti di questa megalopoli in cui milioni di vite occupano lo stesso spazio senza nemmeno sfiorarsi od essere interessate a farlo. Una riflessione applicabile all’umanità intera e ad ogni metropoli, oltre ogni latitudine e longitudine.
Tra mito e mutazione: Nicholas Grafia reinventa il blu
Nella personale Shades of Blue, Nicholas Grafia esplora il blu come emozione incarnata e codice narrativo, tra identità fluide, mito e memoria diasporica. Un archivio visivo di corpi mutanti e racconti queer.
L’artista cinese esplora i temi dell’identità e della mascolinità con uno stile ironico e visionario. In mostra un trittico monumentale e due opere che fondono surrealismo, critica sociale e riflessione autobiografica.
Nel monumentale spazio al piano inferiore della galleria, l'artista belga Hans Op de Beeck ha creato una sala dedicata al disegno con 13 grandi acquerelli, nonché una sala di proiezione in cui verrà presentato in anteprima il suo nuovo film d'animazione Vanishing Point.
La natura e l'uomo al centro del lavoro di Dan Zhu
La lettura del filosofo dell'inizio del XX secolo Henri Bergson ha cambiato il suo approccio alla visione delle cose. Dan Zhu è nata a Jiangxi, in Cina. Anche se da tempo le piaceva dipingere, è entrata all'Accademia d'arte solo a 25 anni. L'arte, la musica e il mondo delle idee sono la sua ispirazione.