Indirizzo: Chaoyang District, Workers' Stadium North Road 4, Building 39, 4F - 402A
In una megalopoli in constante evoluzione come Pechino, lo spazio urbano è da sempre soggetto e oggetto di continue ridefinizioni: la dimensione dell’antichità è spesso accostata a quella futuristica fatta di nuove tecnologie, architetture avveniristiche, ma anche spazi sospesi tra storia, memoria e nuove esperienze. In questo slancio verso il futuro, la topografia della città di Pechino è stata di sovente stravolta così come è mutato il modus vivendi dei suoi abitanti. Il duo di architetti italiani Marcella Campa e Stefano Avesani, da lungo residenti a Pechino, ha documentato attraverso il progetto Instant Hutong l’esistenza dei tradizionali hutong, piccole vie - lungo cui si sviluppano le case in mattoni grigi dal perimetro quadrato, tipiche della tradizione cinese (siheyuan) - ma anche veri e propri microcosmi, crocevia al centro di “villaggi urbani” situati nel cuore di Pechino. La serie Urban Carpet ritrae sotto forma di mappa un dedalo di hutong ricamati a mano su tela, testimonianza di un mondo tra passato e futuro nonché omaggio alla manualità di chi ha permesso di fissare nel tempo le tracce di un’esperienza della città umana sia geografica, in parte scomparsa. L’amore per la cultura sotteso al mondo degli hutong, si nota anche in Theory of Moments, un assemblaggio sotto forma di installazione che comprende diversi materiali e oggetti recuperati da siti di case demolite o da cantieri. Un catalogo che documenta, preserva la memoria, ma è anche fonte di ispirazione per la pratica architettonica del duo.
Gonfio e sgonfio nella cultura pop e nella lingua dei segni
Interagendo giocosamente con forme gonfiate e sgonfiate, Christine Sun Kim e Thomas Mader indagano i molteplici significati dell'inalazione e dell'esalazione dell'aria nella cultura pop.
Dalle rovine del contemporaneo si erge ancora la poesia
La mostra è un tentativo di dare una risposta alle condizioni tumultuose e insondabili del mondo contemporaneo, illustrando i conflitti e le ansie profondamente radicati dei tempi in cui viviamo ed evocando una speranza innescata dall’attivismo e dalla creatività individuale.
In esposizione 74 serie di lavori realizzati da Qi Baishi. Tra questi, verrà mostrato per la prima volta un album di 25 pagine dal titolo Disegni di fiori rinvenuto negli archivi dell'Accademia, dopo essere stato sepolto nella polvere per decenni.