Una Salomè post apocalittica

Una Salomè post apocalittica
#Opera

Salomè, dramma lirico in un atto di Richard Strauss, con un libretto che è la traduzione tedesca di Hedwig Lachmann dell'opera francese Salomè scritta dal poeta e scrittore inglese Oscar Wilde del 1891 e curata dal compositore. L'opera è famosa e all'epoca della sua prima, addirittura famigerata, per la sua Danza dei sette veli. La scena finale viene spesso ascoltata come un pezzo da concerto per soprani drammatici. La trama narra le vicende di quando il re Erode promette alla figliastra Salomè, principessa di Giudea, tutto ciò che vuole in cambio di una danza. Il re non sa che lei chiederà, servita su un vassoio, la testa del profeta Giovanni Battista e che a questa testa lei bacerà la bocca. Se la storia di Salomè risale ai Vangeli, è la tragedia di Oscar Wilde, scritta nel 1891, a dare al mito tutta la sua forza, intrecciando sessualità e religione, desiderio e morte, ossessione e decadenza. La terza opera composta da Richard Strauss introduce una musica vocale e orchestrale altamente moderna, provocando uno scandalo alla sua prima a Dresda nel 1905. Come è possibile restituire oggi la forza conturbante di quest'opera intensa e sensuale? Collocando Salome in un futuro prossimo in cui la morte e il sesso sono all'ordine del giorno, Lydia Steier offre una visione radicale che rinnova profondamente il personaggio e ci invita a mettere in discussione i nostri stessi eccessi.
Veronica Azzari - © 2023 ARTE.it per Bulgari Hotel Paris