Programma: Mar / Mer / Gio / Dom 10 - 18 | Ven / Sab 10 - 20 | Lun chiuso
Biglietti: 17 € | 15 €
Luogo: Petit Palais
Indirizzo: Avenue Winston Churchill
Il Palais Galliera collabora con il Petit Palais per presentare una mostra eccezionale dedicata alla casa Worth. Fondatore di una maison divenuta simbolo assoluto del lusso parigino, Charles Frederick Worth (1825-1895), nato in Inghilterra, è una figura chiave nella storia della moda. All'origine dell'haute couture, Worth fondò l'omonima casa al numero 7 di rue de la Paix, la cui storia abbraccia quattro generazioni e quasi un secolo. Presentata su oltre 1100 m2 nelle grandi gallerie del Petit Palais, questa retrospettiva che riunisce più di 400 opere – abiti, oggetti e accessori, dipinti, arti grafiche – si presenta come un vasto affresco che rende omaggio tanto alle creazioni della maison Worth quanto ai protagonisti che ne hanno scritto la storia. Si preannuncia straordinaria, data la rarità e il numero di pezzi presentati, provenienti da prestigiose collezioni internazionali. Dal Secondo Impero ai ruggenti anni Venti è stata scritta una pagina di storia: quella dell'invenzione della figura del grande couturier e dei meccanismi di creazione e commercializzazione della moda ancora vigenti, e di cui Worth aveva gettato le basi alla fine dell'Ottocento.
Prima mostra in Francia dedicata all’arte cosiddetta “arte degenerata”, l'esposizione esplora e mette in prospettiva l’attacco metodico del regime nazista contro l’arte moderna, evidenziando la portata dell'estetica e gli artisti presi di mira.
L'imperatore Rodolfo II (1552 - 1612) fu uno dei sovrani europei che nutriva il più grande entusiasmo per lo studio della natura. Chiamò alla sua corte studiosi e artisti da tutta Europa, facendo di Praga un vero e proprio laboratorio di sperimentazione, in un clima favorevole alla tolleranza intellettuale e religiosa.
La mostra presenterà oltre 170 opere di arte cinese risalenti principalmente al XVIII e XIX secolo dalle collezioni di Adolphe Thiers e Adèle de Rothschild. Rotoli, pagine di album, incisioni, stampe, porcellane, giade, lacche e preziosi oggetti d'arte in avorio, bronzo o legno intarsiati con gemme e madreperla.
Prosege l'esplorazione del Musée d'Orsay della pittura scandinava, con una retrospettiva dedicata al pittore norvegese Christian Krohg, un artista umanista, che cercava di risvegliare la coscienza dello spettatore su alcune questioni morali e sociali: povertà, carestia, igiene pubblica, la condizione delle donne.