Il 27 luglio 2025 Parigi ospita la prestigiosa conclusione del Tour de France con la tradizionale tappa finale sugli Champs-Élysées, al termine di tre settimane di gara e 21 tappe che hanno attraversato l’intera Francia. Il percorso parte da Mantes-la-Ville con tappa pianeggiante di circa 120 km, prima di dirigersi verso la capitale passando per Montmartre, che i corridori affronteranno tre volte per rendere più avvincente la corsa, un’aggiunta alla tradizione pensata per il cinquantesimo anniversario dell’arrivo in avenue nel 1975. Tradizionalmente, durante la prima parte della tappa i leader delle diverse classifiche percorrono il tragitto in modo festoso, scattando foto e brindando con lo champagne, in un rito ormai consolidato. La competizione si accende nel circuito finale sugli Champs-Élysées, dove i velocisti si affrontano sui circa sei-otto giri intorno all’Arco di Trionfo: un palcoscenico internazionale che ha consacrato specialisti come Mark Cavendish, vincitore record in questa sede, e leggende quali Bernard Hinault e Greg LeMond, capaci in alcuni casi di aggiudicarsi anche la classifica generale proprio nella tappa conclusiva. Il leader della classifica generale, che a questo punto ha la vittoria ormai garantita, indossa la maglia gialla e viene celebrato sul podio al termine del circuito, quando viene ufficializzata la vittoria assoluta. Storicamente sono rare le eccezioni: nel 1979 Bernard Hinault e nel 1989 Greg LeMond conquistarono la maglia gialla proprio nell’ultima frazione, in quest’ultimo caso vincendo un cronoprologo finale proprio sugli Champs-Élysées. Quest’anno la tappa mantiene il suo fascino mondiale, con l’aggiunta delle salite parigine che potrebbero offrire un’ulteriore tensione prima della celebrazione finale. I campioni del passato che hanno segnato la storia di questa tappa includono Walter Godefroot, primo vincitore del traguardo nel 1975, Bernard Hinault, che la conquistò due volte, e Greg LeMond, il primo americano ad indossare la maglia gialla sugli Champs-Élysées. Infine, il fenomeno Mark Cavendish spicca con quattro successi in questa volata, confermandosi sprinter di riferimento nel ciclismo planetario. L’arrivo del Tour de France a Parigi non è solo una gara tra corridori, ma un evento di richiamo globale, capace di unire pubblico, storia e spettacolo sportivo sotto i riflettori mondiali.
Una mostra dedicata a Gabrielle Hébert (1853 - 1934), fotografa francese di origine tedesca e moglie del pittore Ernest Hébert. Attiva tra il 1888 e il 1908, Gabrielle documentò la vita quotidiana a Villa Medici a Roma, dove il marito era direttore dell'Accademia di Francia.
Il Musée du Luxembourg celebra Fernand Léger in una mostra vivace e sorprendente. In dialogo con artisti come Klein, Haring e Lichtenstein, l’universo di Léger rivive tra forme, colori e poesia urbana. Un viaggio pop tra arte, corpo e quotidianità.
L’Opéra Bastille di Parigi propone una nuova produzione de La Bohème di Giacomo Puccini, diretta da Claus Guth. Ambientata in un contesto futuristico, l’opera esplora l’amore e la giovinezza attraverso una scenografia innovativa e un cast internazionale.
L'esposizione presenta il progetto DALY (Dessiner Avec Les Yeux), in cui l'artista utilizza un eye tracker per registrare i movimenti oculari durante l'osservazione delle Ninfee di Claude Monet.